L'umiaq
L’umiaq
è stato il natante fondamentale di tutte le migrazioni
artiche.
Portava da 15 a 30 passeggeri, cani, masserizie casalinghe,
pelli arrotolate, slitte, talvolta anche qajaq, legna
da costruzione, vestiti, provviste, senza mai lasciare
a terra nulla.
Al timone era la donna più esperta.
Leggendaria la resistenza delle donne che potevano fare
anche 30 ore di pagaiata senza sosta.
La sicurezza in navigazione si basava sulla robustezza
delle pelli, delle cuciture e sulla bravura dei conducenti.
I pericoli maggiori derivavano dagli iceberg che capovolgendosi
provocavano onde gigantesche che li rovesciavano facendo
morire annegato l’equipaggio.
Per
costruirlo era richiesta una grande quantità
di legname e di grandi pelli (8 pelli di grandi foche
barbute o dal cappuccio da sostituire ogni 3-4 anni).
Era sufficientemente leggero per venire trascinato sulla
banchisa o trasportato su slitte lunghe per poi essere
rimesso in acqua (in Groenlandia era costruito a fondo
piatto per questi usi).
1787
- Krantz 'Groenlandia'
All'inizio dell'estate vari nuclei famigliari si riunivano
e in gruppi di umiaq accompagnati dai cacciatori nei
loro qajaq partivano alla ricerca di nuovi territori
di caccia.
Durante la navigazione le donne che pagaiavano e i
cacciatori in qajaq che le accompagnavano chiacchieravano,
giocavano, scherzavano fra loro.
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